venerdì 14 gennaio 2022

Nuove linee guida INPS: Assegno Unico Universale (Auu)


L'inizio del 2022 inizia con un'interessante rivoluzione che riguarda la modalità di corresponsione di alcuni componenti della busta paga che i lavoratori dipendenti ricevono in base al proprio nucleo familiare.

Più nel dettaglio, il focus delle modifiche è incentrato sulle provvidenze erogate per i figli. In riferimento a quanto disposto dalla legge 46/2021, viene emanato il Dlgs 230/2021 che istituisce e disciplina l’assegno unico universale (Auu). 

Infatti, da marzo 2022 tale assegno unico e universale prenderà il posto del premio previsto per le nascite o le adozioni, gli assegni per il nucleo familiare , il bonus bebè e le detrazioni fiscali per i figli sotto i 21 anni. Quindi, non ci saranno più le somme oggi riconosciute o anticipate dal datore di lavoro in busta paga, e verrà fatto posto a un solo assegno. Quest’ultimo errà gestito e pagato direttamente dall’ente di previdenza, e gli stessi lavoratori dipendenti dovranno procedere con richiesta formale tramite un’applicazione già disponibile sul portale www.inps.it, o avvalendosi di un patronato.

Per evitare che nel mese di marzo i lavoratori abbiano una minore disponibilità economica, l’Inps precisa di trasmettere le richieste entro e non oltre la data del 28 febbraio, assicurandosi in questo modo la ricezione dell’assegno unico nel mese successivo. Per le istanze pervenute oltre tale data (28 febbraio 2022), il pagamento verrà eseguito entro la fine del mese successivo.

Possono riscuotere l’assegno i genitori, anche in modalità ripartita, secondo le indicazioni fornite all’atto della richiesta. I figli maggiorenni hanno facoltà di inviare direttamente la domanda per ricevere, autonomamente, la quota di loro spettanza. Anche le detrazioni fiscali per i figli con meno di 21 anni non confluiranno più nella busta paga a partire da marzo.

La normativa sull’assegno unico è in vigore e le relative istanze telematiche possono già essere presentate; tuttavia l’erogazione dello stesso avverrà da marzo 2022. Questa modalità implica uno slittamento in avanti di due mesi delle attuali regole. Tale situazione ha indotto a identificare come arco temporale annuo di erogazione del nuovo assegno quello che va da marzo a febbraio dell’anno successivo. Le successive domande si possono presentare dal 1° gennaio di ogni anno, tenendo presente che quelle presentate sino al 30 giugno danno diritto agli arretrati da marzo, mentre chi invia l’istanza dal 1° luglio perde i mesi pregressi.

La gestione dell’assegno unico è di esclusiva competenza Inps e il datore non viene coinvolto. Si tratta di un’estraneità ancor più marcata rispetto all’assegno per il nucleo familiare; infatti, mentre per quest’ultimo il coinvolgimento del datore era previsto per l’erogazione nel cedolino di paga, per il neonato assegno pensa l’Inps anche a pagare. Ogni eventuale disservizio o anomalia dovrà, quindi, essere gestita dal lavoratore direttamente con l’Istituto.

Il nuovo assegno verrà pagato a tutte le famiglie che hanno figli fino a età non superiore ai 18 anni. Il limite di età sale a 21 anni qualora il giovane sia dedito a studi e/o tirocini ovvero lavori ma con un reddito complessivo annuo inferiore a 8.000 euro, oppure se è disoccupato o sta svolgendo il servizio civile universale. I limiti di età non si applicano in presenza di disabilità del figlio. Non rileva la condizione lavorativa dei genitori, che possono essere anche inoccupati. L’importo varia da un minimo di 50 euro (25 euro per i maggiorenni) a un massimo di 175 euro (85 euro per i maggiorenni), per figlio, e il suo ammontare può essere influenzato dal valore dall’Isee. Tuttavia, produrre l’Isee non è forma d'obbligo: in mancanza si ha diritto, comunque, all’importo minimo. La domanda va inoltrata tramite un'unica richiesta all'anno, deve riguardare tutti i figli, integrandola in caso di nascite e ricordando che l’assegno unico viene riconosciuto dal settimo mese di gravidanza.

Per ulteriori informazioni Studio Borghi, studio di elaborazione paghe a Milano, e il suo team qualificato di Consulenti del Lavoro  restano a disposizione delle aziende.