mercoledì 4 marzo 2009

Università e Sviluppo in Terra di Lavoro. Nuove idee per il territorio

Entusiasmo, fiducia nei giovani e nuova mentalità imprenditoriale. Questo è il segreto di Michele Di Natale, preside della Facoltà di Ingegneria della SUN, convinto che un nuovo modello di sviluppo economico del nuovo millennio debba abbandonare lo schema del consumismo selvaggio e puntare alla sostenibilità ambientale.

Entusiasmo, fiducia nei giovani e nuova mentalità imprenditoriale. Questo è il segreto di Michele Di Natale, preside della Facoltà di Ingegneria della SUN, convinto che un nuovo modello di sviluppo economico del nuovo millennio debba abbandonare lo schema del consumismo selvaggio e puntare alla sostenibilità ambientale.

Preside Di Natale, quale futuro vede per lo sviluppo in Terra di Lavoro?
“In questo momento vedo con amarezza giovani, seri e preparati, che sono già vecchi e molti ritengono che la soluzione migliore sia andare via. Scorgo con amarezza aree a forte valenza ambientale devastate e degradate ed una politica assente oppure litigiosa e inconcludente che non ha progetti e idee. Credo si possa fare molto di più, cambiando con coraggio la rotta”.

Cosa intende per cambiare la rotta?
“Occorre far crescere e sviluppare molto rapidamente una nuova classe di imprenditori giovani, non solo anagraficamente, sappiano svincolarsi dalla politica della clientela, sperimentino la logica dell’innovazione e della eccellenza come punto di forza per sopravvivere alla concorrenza senza regole dei mercati attuali. Contemporaneamente è necessario però che in Terra di Lavoro si sradichi il cancro della illegalità diffusa, un male non invincibile, che svuota però ogni iniziativa dalla possibilità di vincere le sfide. E’ necessario poi che la classe politica sia diversa e migliore: designata dai cittadini e non dai partiti, a servizio degli interessi della collettività, distaccati dalle logiche della clientela elettorale, prestati alla politica e non politici per mestiere”.

Qualche idea per rilanciare questo territorio?
“E’ necessario focalizzare l’attenzione su pochi grandi obiettivi. Faccio qualche esempio: il litorale domitio non può forse diventare il più grande e più bello dei litorali italiani, capace di far nascere una grande industria del turismo balneare e culturale? Ci sono idee in merito! Tutta l’area dei Regi Lagni non può essere risanata dalle gravi ferite ambientali e diventare un territorio favorevole allo sviluppo di una agricoltura moderna e competitiva, una zootecnia con prodotti di eccellenza come la famosa mozzarella di bufala? E poi non si potrebbe ipotizzare la realizzazione di grandi centri di eccellenza tecnologica collegati ad imprese ed aziende in settori strategici che fanno parte della tradizione del territorio (l’edilizia, il tessile, il calzaturiero, l’aerospazio, l’informatica, l’elettronica, le biotecnologie ecc)? Non si potrebbe puntare alla riqualificazione dei centri urbani e del loro patrimonio artistico e monumentale incentivando anche nuove tecnologie per l’edilizia ed il risparmio energetico urbano? E che dire poi delle grandi infrastrutture come l’aeroporto di Grazzanise attorno al quale far nascere una piattaforma logistica di livello europeo intersecando i traffici aerei, marittimi e su ferro attraverso nuove e moderne infrastrutture?”.

Loredana Guida 328.30.90.442 – guidalor@gmail.com

Riferimenti


Loredana Guida
GuidaEditing
Aversa Italia
guidalor@gmail.com
3283090442

A cura di: Diffusione Comunicati Stampa

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