Oggi parliamo di magia, un argomento piuttosto vasto all’interno del quale sono ricomprese una serie di “discipline” diverse. Solitamente si suole suddividere la magia in due ambiti che sono la magia bianca, benigna, e la magia nera, maligna. Questa distinzione è sorta agli albori del tempo, quando ancora si pensava che la magia fosse una caratteristica propria delle creature soprannaturali, benigne o malefiche che fossero. In linea di massima queste due classificazioni possono essere ulteriormente suddivise in magia imitativa o simpatetica, magia per contagio, mentre per altri studiosi una distinzione più pregnante sarebbe quella tra magia alta e magia bassa.
Ma cosa sono la magia bianca e la magia nera?
Sembra che il termine di magia bianca sia sorto principalmente per contrastare quello di magia nera, andando ad indicare una magia “al servizio” delle persone, basata sull’utilizzo della Luce Bianca, una forma di energia divenuta molto celebre circa sessant’anni fa, grazie principalmente all’avvento del movimento della New Age. Nella magia bianca la luce viene usata per contrastare tutto ciò che potrebbe influire negativamente sulla vita delle persone, andando quindi ad agire come una sorta di lue purificatrice che garantisce un nuovo inizio proprio attraverso la depurazione da energie negative. Grazie alla luce, infatti, è possibile calmare la mente, ripulire lo spirito e rinfrancare il corpo, attraverso un processo di guarigione che consiste essenzialmente nel saper influenzare le forze esterne e cambiarle a proprio beneficio. E’ bene chiarire che la magia bianca non si limita al corpo, ma cerca di cogliere anche le cause dello spirito e della salute, cercando di capire le cause del malessere per poterlo risolvere completamente. Prerogativa importante per praticare la magia bianca è la purezza, capace di amplificare i poteri, attraverso i quali è anche possibile contrastare le altre energie, specialmente quelle negative.
La magia nera si fonda su “principi” diametralmente opposti a quelli della magia bianca, in quanto si cerca di sottomettere le entità spirituali demoniache al proprio volere e di utilizzarle a proprio piacimento. La magia nera è quindi sostanzialmente una espressione della hybris greca, vale a dire della volontà di ottenere poteri e conoscenze superiori andando a forzare e a prevaricare le leggi dell’armonia universale. La magia nera sarebbe quindi un tentativo di forzare il naturale sviluppo dell’umanità, cercando un accordo con le forze demoniache attraverso la pratica di rituali particolari. Nell’ambito di questa tipologia di magia, quindi, si da per stabilito che le forze demoniache ubbidiscano ai maghi di questo genere in osservazione di un patto di sangue che lega il mago alla forza demoniaca per mezzo di tre passioni: la brama di potere, la cupidigia e la curiosità.
Recentemente la magia nera ha subito un’evoluzione andando a recuperare una serie di pratiche antiche e di complessi rituali, arricchiti da innovazioni e riti specifici.
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