Castello e cultura, un binomio per tutto l’anno.
E che quest’estate si declina attraverso una importante mostra di scultura, conversazioni con gli artisti, letture di poesie, incontri con giovani autori e maestri affermati, laboratori e altro ancora e infatti Rimini si presenta ai suoi appuntamenti sempre al massimo diversificando le offerte hotel rimini in base agli eventi che la città prepara.
L’abbinamento continuerà poi con gli appuntamenti delle altre stagioni, tra cui la nuova mostra di Marco Goldin da gennaio a giugno 2012.
Restando ai prossimi mesi, Massimo Pasquinelli, presidente della Fondazione Carim, l’ente che ha in gestione Castel Sismondo, svela il suo obiettivo: «Se nelle scorse estati si veniva al castello per seguire gli eventi in programma, ma soprattutto per stare al fresco in un bel luogo, quest’anno non garantiamo svago e intrattenimento.
L’intento è quello di promuovere una partecipazione attiva e di offrire a riminesi e turisti occasioni di conoscenza e approccio al mondo della cultura – dice Pasquinelli –.
Non vogliamo costruire eventi effimeri che vengono vissuti e poi dimenticati, ma cerchiamo di coltivare, anche nella stagione estiva, quanto il territorio offre in termini di risorse intellettuali e artistiche».
Le iniziative proposte per l’estate sono nelle quali son coinvolti anche strutture ospitative come gli hotel tre stelle rimini, , in ordine cronologico, la mostra Progetto scultura 2011 (che inaugura il 16 luglio e rimane aperta sino al 2 ottobre), il Concerto per Rimini sul sagrato del Tempio malatestiano (nella serata del 16 luglio), l’Atelier delle arti a Misano (dal 17 al 22 luglio), il festival Parco poesia al castello (dal 22 al 24 luglio).
Il legame con la realtà locale è sottolineato da Pasquinelli che ricorda come queste iniziative siano in continuità con esperienze culturali del passato sul territorio.
E così la mostra di scultura, che fa parte di un progetto biennale, recupera «le Biennali d’arte che si svolsero nel dopoguerra tra Rimini e San Marino – spiega il presidente della Fondazione – e le più recenti esposizioni di scultura contemporanea degli anni Settanta e Ottanta».
Quanto al concerto sul sagrato del Tempio, «si inserisce in una comunità civile che ha grande passione per la musica, basti pensare al successo e alla durata della Sagra musicale malatestiana», continua Pasquinelli, aggiungendo che «il nostro obiettivo non è ingenerare nuovi bisogni, ma dare futuro e permanenza alle iniziative che promuoviamo».
Una continuità rintracciabile anche nella poesia e nella presenza di giovani talenti che potranno crescere con l’Atelier delle arti.
Delle quattro manifestazioni in programma per l’estate, la più importante – anche in termini di durata – è sicuramente la mostra “Progetto scultura 2011”, curata dalla bolognese Beatrice Buscaroli, nota al grande pubblico per essere stata commissario (insieme a Luca Beatrice) del Padiglione Italia della Biennale di Venezia nella penultima edizione.
La Buscaroli, critico e storico d’arte, docente all’Università di Bologna-Ravenna e all’Accademia di belle arti di Bologna, nell’esposizione riminese si pone in ideale continuità con “Contemplazioni”, la mostra di pittura contemporanea curata da Alberto Agazzani nel 2009 sempre a Castel Sismondo.
Saranno ventuno gli scultori presenti con le loro opere dal 16 luglio al 2 ottobre e tre di questi, rivela la Buscaroli, sono stati invitati alla Biennale in corso a Venezia e quasi tutti hanno importanti mostre allestite in questo periodo.
Un segnale di «conferma» del valore degli artisti, spiega la curatrice.
Beatrice Buscaroli parla anche dell’entusiasmo degli scultori nel presentare le proprie opere a Rimini, in un luogo suggestivo come Castel Sismondo.
Anche Rimini, riporta il critico d’arte bolognese, ha acquisito un riconoscimento come città in cui si svolgono mostre significative visitate da un pubblico da grandi numeri.
Al fascino di Castel Sismondo non è insensibile neppure Isabella Leardini, giovane poetessa riminese e curatrice di “Parco poesia”, che quest’anno, dopo sette edizioni a Riccione, trasferisce la sua iniziativa nel capoluogo.
«Uno spazio come Castel Sismondo crea un’atmosfera particolare, motivo per cui il nome del festival è diventato “Parco poesia al castello”», dice.
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